Esseco dal 1987 punta a massimizzare l’autoproduzione per il proprio fabbisogno energetico recuperando il calore generato dalla combustione dello zolfo (CO2 free) e dalle reazioni chimiche dei vari processi produttivi.
Questo approccio consente di ridurre il ricorso a combustibili fossili, migliorando l’efficienza energetica e minimizzando l’impatto ambientale.
Ben l’86% dell’energia elettrica consumata in Esseco è autoprodotta, con impianti on site e off site. Un risultato raggiunto innanzitutto grazie alla presenza di turbine a vapore ad alta pressione alimentate in maniera prevalente dalla combustione dello zolfo (60%).
A ciò si aggiunge l’impianto di trigenerazione connesso alla rete di autoproduzione energetica e capace di realizzare elettricità (21%), calore e frigorie in maniera combinata a partire dalla combustione del solo gas metano.
Dal 2023, in aggiunta agli impianti interni allo stabilimento, l’autoproduzione può contare sui primi impianti fotovoltaici off-site (5%) del progetto Renewability. Il totale di energia CO2 free, anche grazie ai certificati d’origine, raggiunte il 97%.
Gli impianti sono realizzati per ottimizzare i consumi energetici, recuperando energia termica ed elettrica riducendo le emissioni di CO2. Avviata nel 2000, la turbina a condensazione Fincantieri, con possibilità di spillamento di vapore e recupero delle condense in caldaia, ha una capacità produttiva di 5,4 MWe CO2 free, proveniente dal forno zolfo e dal forno acido solforico.
Già presente da tempo in azienda, la turbina a vapore KKK, del tipo a contropressione e di potenza pari a 1,3 MWe, è stata installata nel 1987. Il rinnovamento della sezione di potenza delle cabine elettriche e della turbina ha consentito un aumento di produzione energetica del 5% per tonnellata di vapore in ingresso alla turbina, proveniente dal forno zolfo e dal forno acido solforico.
Nel 2018, è stato introdotto il trigeneratore a metano con una potenza di 1,2 MW. Producendo energia elettrica, vapore e frigorie in maniera combinata, permette di realizzare una compensazione ed un equilibrio tra le diverse produzioni di vapore da zolfo e i fabbisogni di energia, ottimizzando l’intero sistema e minimizzando l’acquisto da rete.
Sono state poste le basi per l’installazione di impianti fotovoltaici sui siti produttivi di ambedue gli stabilimenti e partecipato al Progetto Renewability con la realizzazione di nuovi impianti in Sicilia (2.688 MWh/anno).